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LA CHIESA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS

La pandemia di coronavirus SARS-CoV-2 che ha colpito il mondo all'inizio del 2020 ha chiaramente influenzato il corso della storia. Le nazioni di tutto il mondo si sono trovate davanti al difficile compito del prendersi cura della salute dei loro cittadini, garantendo al contempo la loro esistenza materiale. Uno dei metodi per combattere il virus si è rivelato l’isolamento sociale su larga scala, associato alla sospensione di un gran numero di aziende. Le restrizioni sanitarie introdotte hanno colpito pesantemente lo stato delle finanze in molti paesi. Inoltre, l'epidemia ha messo in luce i punti deboli di vari sistemi, partendo dall’economia, fino all’assistenza sanitaria e all’istruzione.
Anche nella Chiesa sono accaduti eventi che sino ad oggi non si erano mai verificati, oppure riscontrati di rado. Le limitazioni imposte sul numero di partecipanti alle liturgie ha provocato lo svuotamento delle chiese praticamente da un giorno all’altro. Questa decisione – nonostante la dispensa data dai vescovi – ha dovuto far fronte alla disapprovazione da parte di alcuni gruppi di credenti per i quali era impensabile non partecipare a una messa domenicale o festiva. In molti casi è stato ritenuto inaccettabile prendere la comunione in mano, come consigliato dalle autorità della Chiesa. Ne sono nati errori dottrinali che violano la teoria della transustanziazione elaborata dalla teologia cattolica e tra i loro sostenitori vi sono persino alcune autorità teologiche riconosciute. La limitata consapevolezza liturgica ha portato ad abusi del rito, un esempio del quale potrebbero essere i voli in aereo con il Santissimo Sacramento in piedi in un ostensorio nella cabina di pilotaggio o “processioni” eucaristiche organizzare dal sacerdote sul tetto di una chiesa. 
Fortunatamente, oltre ad abusi di questo tipo, durante i tempi difficili dell’epidemia sono emersi molti aspetti positivi dell’attività della Chiesa, specialmente nel campo della beneficenza. La Chiesa non ha solo fornito aiuti finanziari o materiali, ma anche volontariati (ad esempio donne domenicane che hanno aiutato i residenti delle case di cura). I media, compresi i social media , nei quali si è trasferita la vita liturgica, sono stati all’altezza del compito. I sacerdoti hanno organizzato incontri e ritiri su Facebook e molte parrocchie trasmettono attraverso di essi i loro servizi sacerdotali.
Uno dei fenomeni notati durante la pandemia è stata la forte polarizzazione degli ambienti ecclesiali. Mentre alcuni hanno cercato di trovare un'opportunità per provare le loro convinzioni religiose, altri l'hanno vista come una punizione per i peccati, e forse anche l'inizio della realizzazione di visioni apocalittiche. I primi di solito prendevano le restrizioni sanitarie con comprensione, i secondi invece spesso vedevano in queste restrizioni un elemento di lotta contro la Chiesa e il cristianesimo. Si potrebbe osare affermare che un'epidemia, che per sua stessa natura è qualcosa di indesiderabile, come la guerra, ha avuto anche effetti positivi - da un lato, ha portato i credenti a riflettere su sé stessi e ad approfondire la propria vita spirituale, dall'altro ha svelato irregolarità che sino ad oggi restavano camuffate, e persino i fanatismi.
La conferenza vuole essere un tentativo di affrontare - sia dal punto di vista pastorale che dottrinale - i problemi che colpiscono la Chiesa al tempo dall'epidemia. Un grande vantaggio della conferenza è dato dall'attualità delle questioni proposte. Poiché la riunione è programmata per un periodo in cui saranno ancora applicate le restrizioni governative, la conferenza si terrà in remoto attraverso l'applicazione della piattaforma Microsoft Teams. Ogni partecipante riceverà un link che consentirà di connettersi con gli altri da qualsiasi parte del mondo. La partecipazione alla conferenza è gratuita.
Vi invitiamo a presentare la vostra proposta d’intervento. Prevediamo degli interventi della durata di massimo 20 minuti, con la possibilità di una breve discussione al termine. Le domande devono essere inviate tramite il modulo disponibile sul nostro sito Web. Il termine per l'accettazione della proposta è il 9° ottobre.
Gli organizzatori stanno prendendo in considerazione la possibilità di pubblicare gli interventi.

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